Page 33 - Gomorra
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"Ora sto chiedendo il permesso per tirare su un altro piano. Il mio secondo figlio si
            sta per sposare."

                 Salendo  continuava  a  raccontarci  della  sua  famiglia,  in  costruzione  come  la  sua
            villetta.

                 "Non mettete mai maschi a controllare le operaie, fanno solo guai. Due figli maschi

            ho, e tutte e due si sono sposati con nostre dipendenti. Mettete i ricchioni. Mettete i
            ricchioni a gestire turni e controllare il lavoro, come si faceva una volta..."

                 Le operaie e gli operai salirono a brindare per l'appalto. Avrebbero dovuto fare
            turnazioni molto rigide: dalle sei alle ventuno, con uno stacco di un'ora a pranzo e un

            secondo turno dalle ventuno alle sei del mattino. Le operaie erano tutte truccate, con gli
            orecchini  e  il  grembiule  per  proteggersi  dalle  colle,  dalla  polvere,  dal  grasso  dei
            macchinari. Come Superman che si toglie la camicia e sotto ha già la sua tuta azzurra,
            queste ragazze tolto il grembiule erano pronte per una cena fuori. Gli operai invece
            erano abbastanza trasandati, con fel-pacce e pantaloni da lavoro. Dopo il brindisi il
            padrone di casa si appartò con un invitato. Si defilò insieme agli altri che avevano
            accettato il prezzo d'asta. Non stavano nascondendosi, ma rispettavano l'antica usanza

            di non parlare di danaro a tavola. Xian mi spiegò sin nel dettaglio chi fosse quella
            persona. Era identico a come nell'immaginario appaiono i cassieri di banca. Doveva
            anticipare liquidità e stava discutendo i tassi d'interesse. Ma non rappresentava una
            banca. Le griffe italiane pagano solo a lavoro ultimato. Anzi, solo dopo aver approvato
            il lavoro. Stipendi, costi di produzione, e persino di spedizione: tutto viene anticipato
            dai  produttori.  I  clan,  a  seconda  della  loro  influenza  territoriale,  danno  liquidità  in

            prestito alle fabbriche. Ad Arzano i Di Lauro, a Sant'Antimo i Verde, i Cerniamo a
            Crispano, e così in ogni territorio. Queste aziende ricevono liquidità dalla camorra con
            tassi bassi. Dal 2 al 4 per cento. Nessuna azienda più delle loro potrebbe accedere ai
            crediti  bancari:  producono  per  l'eccellenza  italiana,  per  il  mercato  dei  mercati.  Ma
            sono  fabbriche  buie,  e  gli  spettri  non  vengono  ricevuti  dai  direttori  di  banca.  La
            liquidità della camorra è anche l'unica possibilità per i dipendenti per accedere a un
            mutuo. Così, in comuni dove oltre il 40 per cento dei residenti vive di lavoro nero, sei

            famiglie su dieci riescono ugualmente a comprare una casa. Anche gli imprenditori che
            non soddisfano le esigenze delle griffe troveranno un acquirente. Venderanno tutto ai
            clan per farlo entrare nel mercato del falso. Tutta la moda delle passerelle, tutta la luce
            delle  prime  più  mondane  proviene  da  qui.  Dal  napoletano  e  dal  Salente.  I  centri
            principali del tessile in nero. I paesi di Las Vegas e quelli "dintra lu Capu". Casarano,

            Tricase, Taviano, Melissano ossia Capo di Leuca, il basso Salente. Da qui partono. Da
            questo  buco.  Tutte  le  merci  hanno  origine  oscura.  È  la  legge  del  capitalismo.  Ma
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