Page 31 - Gomorra
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paga direttamente con ipoteche e prestiti. La sua autorità è paternalistica. Si litiga per
un giorno di ferie e per qualche centesimo di aumento. Non c'è contratto, non c'è
burocrazia. Volto contro volto. E si tracciano così gli spazi delle concessioni e degli
obblighi che hanno il sapore dei diritti e delle competenze. La famiglia
dell'imprenditore vive al piano di sopra dove si lavora. In queste fabbriche spesso le
operaie affidano i loro bambini alle figlie del proprietario che diventano babysitter o
alle madri che si trasformano in nonne vicarie. I bambini delle operaie crescono con le
famiglie dei proprietari. Tutto questo crea una vita comune, realizza il sogno
orizzontale del postfordismo - far condividere il pranzo a operai e dirigenti, farli
frequentare nella vita privata, farli sentire parte di una stessa comunità.
In queste fabbriche non ci sono sguardi che fissano il terreno. Sanno di lavorare
sull'eccellenza, e sanno di avere stipendi infimi. Ma senza l'uno non c'è l'altro. Si
lavora per prendere ciò di cui hai bisogno, nel miglior modo possibile, così nessuno
troverà motivo per cacciarti. Non c'è rete di protezione. Diritti, giuste cause, permessi,
ferie. Il diritto te lo costruisci. Le ferie le implori. Non c'è da lagnarsi. Tutto accade
come deve accadere. Qui c'è solo un corpo, un'abilità, una macchina e uno stipendio.
Non si conoscono dati precisi su quanti siano i lavoratori in nero di queste zone. Né
quanti invece siano regolarizzati, ma costretti ogni mese a firmare buste paga che
indicano somme mai percepite.
Xian doveva partecipare a un'asta. Entrammo nell'aula di una scuola elementare,
nessun bambino, nessuna maestra. Solo i fogli bristol attaccati alle pareti con enormi
letterone disegnate. In aula aspettavano una ventina di persone che rappresentavano le
loro aziende, Xian era l'unico straniero. Salutò soltanto due dei presenti e senza
neanche troppa confidenza. Un'auto si fermò nel cortile della scuola. Entrarono tre
persone. Due uomini e una donna. La donna aveva una gonna di pelle, tacchi alti,
scarpe di vernice. Si alzarono tutti a salutarla. I tre presero posto e iniziarono l'asta.
Uno degli uomini tirò tre linee verticali sulla lavagna. Iniziò a scrivere sotto dettatura
della donna. La prima colonna:
"800"
Era il numero di vestiti da produrre. La donna elencò tipi di stoffa e qualità dei
capi. Un imprenditore di Sant'Antimo si avvicinò alla finestra e dando le spalle a tutti
propose il suo prezzo e i suoi tempi:
"Quaranta euro a capo in due mesi..."