Page 186 - Gomorra
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dell'assoluzione. Statue a grandezza naturale di Padre Pio, copie di terracotta e bronzo
            del Cristo che campeggia a braccia aperte sul Pào de Agucar di Rio, sono presenti in
            moltissime ville di boss della camorra. A Scampia nei laboratori di stoccaggio della
            droga spesso vengono tagliati trentatré panetti di hashish per volta, come gli anni di
            Cristo. Poi ci si ferma per trentatré minuti, si fa il segno della croce e si riprende il
            lavoro. Una sorta di omaggio a Cristo per propiziarsi guadagni e tranquillità. Lo stesso
            accade  con  le  bustine  di  coca  che  spesso,  prima  della  distribuzione  ai  pusher,  il

            capozona  bagna  e  benedice  con  l'acqua  di  Lourdes  sperando  che  le  partite  non
            uccidano nessuno, anche perché della cattiva qualità della roba ne risponderebbe lui
            direttamente.

                 Il  Sistema  camorra  è  un  potere  che  non  coinvolge  soltanto  i  corpi,  né  dispone

            soltanto della vita di tutti, ma pretende di artigliare anche le anime. Don Peppino volle
            iniziare a fare chiarezza sulle parole, sui significati, sui perimetri dei valori.

                 La  camorra  chiama  "famiglia"  un  clan  organizzato  per  scopi  delittuosi,  in  cui  è
            legge la fedeltà assoluta, è esclusa qualunque espressione di autonomia, è considerata
            tradimento, degno di morte, non solo la defezione, ma anche la conversione all'onestà;
            la  camorra  usa  tutti  i  mezzi  per  estendere  e  consolidare  tale  tipo  di  "famiglia",

            strumentalizzando  persino  i  sacramenti.  Per  il  cristiano,  formato  alla  scuola  della
            Parola di Dio, per "famiglia" si intende soltanto un insieme di persone unite tra loro da
            una comunione di amore, in cui l'amore è servizio disinteressato e premuroso, in cui il
            servizio  esalta  chi  lo  offre  e  chi  lo  riceve.  La  camorra  pretende  di  avere  una  sua
            religiosità,  riuscendo,  a  volte,  a  ingannare,  oltre  che  i  fedeli,  anche  sprovveduti  o
            ingenui pastori di anime.


                 Il documento tentò addirittura di entrare nel merito dei sacramenti. Tenere lontano
            ogni sorta di sovrapposizione tra la comunione, il ruolo del padrino, il matrimonio e le
            strategie camorristiche. Allontanare i patti, le alleanze dei clan dai simboli religiosi.
            Al  solo  pensiero  di  pronunciare  una  cosa  del  genere  i  preti  del  luogo  sarebbero
            scappati  in  bagno  dalla  paura  tenendosi  lo  stomaco  in  mano.  Chi  avrebbe  cacciato
            dall'altare un boss pronto a battezzare il figlio di un affiliato? Chi avrebbe rifiutato di

            celebrare un matrimonio solo perché frutto dell'alleanza tra famiglie? Don Peppino era
            stato chiaro.

                 Non permettere che la funzione di "padrino" nei sacramenti che lo richiedono, sia
            esercitata da persone di cui non sia notoria l'onestà della vita privata e pubblica e la

            maturità cristiana. Non ammettere ai sacramenti chiunque tenti di esercitare indebite
            pressioni in carenza della necessaria iniziazione sacramentale.
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