Page 141 - Gomorra
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autorizzazione, non serviva, in questi territori le gare d'appalto e i permessi sono modi
            per  aumentare  vertiginosamente  i  costi  di  produzione  poiché  bisogna  oliare  troppi
            passaggi  burocratici.  Così  i  Coppola  sono  andati  direttamente  con  le  betonerie.
            Quintali di cemento armato hanno preso il posto di una delle pinete marittime più belle
            del Mediterraneo. Furono edificati palazzi dai cui citofoni si sentiva il mare.

                 Quando centrai finalmente il primo bersaglio della mia vita provai una sensazione

            mista di orgoglio e senso di colpa.

                 Ero stato capace di sparare, finalmente ero capace. Nessuno poteva più farmi del
            male. Ma ormai avevo imparato a usare un arnese orrendo. Uno di quelli che una volta
            che lo sai usare non puoi più smettere di usarlo. Come imparare ad andare in bicicletta.

            La  bottiglia  non  era  esplosa  completamente.  Anzi  era  persino  rimasta  in  piedi.
            Sventrata a metà. La metà destra. Mio padre si allontanò verso la macchina. Rimasi lì
            con la pistola, ma è strano non mi sentii solo, nonostante fossi circondato da spettri di
            spazzatura e metallo. Tesi il braccio verso il mare e tirai altri due colpi nell'acqua.
            Non li vidi schizzare, né forse raggiunsero l'acqua. Ma colpire il mare mi sembrava
            una cosa coraggiosa. Mio padre arrivò con un pallone di cuoio, con sopra l'effigie di
            Maradona. Il premio per la mira. Poi si avvicinò come sempre alla mia faccia. Sentivo

            il suo alito di caffè. Era soddisfatto, ora quantomeno suo figlio non era da meno del
            figlio di suo fratello. Facemmo la solita cantilena, il suo catechismo:

                 "Robbe', cos'è un uomo senza laurea e con la pistola?"
                 "Uno stronzo con la pistola."
                 "Bravo. Cos'è un uomo con la laurea senza pistola?"

                 "Uno stronzo con la laurea..."
                 "Bravo. Cos'è uomo con la laurea e con la pistola?"
                 "Un uomo, papà!"
                 "Bravo, Robertino!"

                 Nico  camminava  ancora  incerto.  Mio  padre  gli  parlava  a  raffica.  Non  capiva  il
            piccolo. Per la prima volta sentiva parlare in italiano, anche se la mamma era stata

            abbastanza furba da farlo nascere qui.

                 "Ti somiglia, Roberto?"

                 Lo guardai a fondo. E fui felice, per lui. Non mi somigliava per nulla.


                 "Per fortuna non mi somiglia!"
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