Page 122 - Gomorra
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capizona legati ai Moccia. Negli anni '90 divennero uno dei pilastri della Nuova
Famiglia, il vasto cartello di clan che si oppose alla Nuova Camorra Organizzata di
Raffaele Cutolo e che fu capace come giro d'affari e potere politico di superare i
cartelli di Cosa Nostra. Con il tracollo dei partiti che avevano ricevuto vantaggio
dall'alleanza con le imprese dei clan, i boss della Nuova Famiglia si ritrovarono a
essere gli unici arrestati e condannati all'ergastolo. Non volevano pagare al posto dei
politici che avevano aiutato e sostenuto. Non volevano essere considerati il cancro di
un sistema che invece avevano tenuto in piedi essendone parte viva e produttiva, anche
se criminale. Decisero di pentirsi. Negli anni '90 Pasquale Galasso, boss di
Poggiomarino, fu il primo personaggio di altissimo calibro imprenditoriale e militare
che iniziò a collaborare con la giustizia. Nomi, logiche, capitali, una scelta di
pentimento totale, che fu ripagata dallo Stato con la tutela dei beni della sua famiglia, e
in parte anche i suoi. Galasso svelò tutto ciò che sapeva. Furono i Moccia la famiglia
della grande confederazione che prese su di sé l'incarico di farlo tacere per sempre. Le
parole di Galasso avrebbero potuto distruggere il clan della vedova in una manciata di
ore e in pochi giri di rivelazioni. Tentarono di corrompere la sua scorta per farlo
avvelenare, progettarono di eliminarlo a colpi di bazooka. Ma dopo i falliti tentativi
militari organizzati dai maschi di casa per eliminarlo, intervenne Anna Mazza che intuì
esser giunto il momento di una nuova strategia. Proporre la dissociazione. Fece
trasmigrare il concetto dal terrorismo alla camorra. I militanti delle organizzazioni
armate si dissociavano senza pentirsi, senza svelare nomi e accusare mandanti ed
esecutori. Dissociarsi era una presa di distanza ideologica, una decisione della
coscienza, un tentativo di delegittimare una pratica politica il cui solo rifiuto morale,
ufficializzato, bastava a procurare sconti di pena. Per la vedova Mazza sarebbe stato
davvero il trucco migliore per eliminare ogni pericolo di pentimento, e al contempo far
credere che i clan fossero esterni allo Stato. Allontanarsi ideologicamente dalla
camorra, usufruendo dei vantaggi, gli sconti di pena, i miglioramenti delle condizioni
carcerarie, ma senza svelare meccanismi, nomi, conti correnti, alleanze. Quella che per
alcuni osservatori poteva essere considerata un'ideologia, quella camorrista appunto,
per i clan non era altro che l'agire economico e militare di un gruppo in affari. I clan si
stavano trasformando: la retorica criminale cessava, la mania cutoliana
dell'ideologizzazione dell'agire camorrista era esaurita. La dissociazione poteva essere
la soluzione al letale potere dei pentiti, che seppur gonfio di contraddizioni è il vero
fulcro dell'attacco al potere della camorra. E la vedova comprese l'alto potenziale di
questo trucco. I figli scrissero a un prete facendo mostra di volersi redimere, una
macchina piena di armi avrebbe dovuto esser lasciata ad Acerra davanti a una chiesa
come simbolo di "dissociazione" del clan, come TIRA fa con gli inglesi. Deposizione
delle armi. Ma la camorra non è un'organizzazione indipendentista, un nucleo armato, e
le sue armi non sono il suo reale potere. Quella macchina non fu mai fatta trovare e la