Page 118 - Gomorra
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impedire gli arresti di spacciatori e sentinelle, a incendiare cassonetti e strattonare per
            i gomiti i carabinieri. Le ragazzine le vedevo correre ogni volta che una telecamera
            spuntava per strada, si catapultavano davanti agli obiettivi, sorridevano, accennavano
            un  motivetto,  chiedevano  di  essere  intervistate,  gironzolavano  intorno  al  cameraman
            per vedere quale logo ci fosse sulla telecamera, per capire quale televisione le stesse
            riprendendo.  Non  si  sa  mai.  Qualcuno  avrebbe  potuto  osservarle  e  chiamarle  in
            qualche  trasmissione.  Le  occasioni  qui  non  capitano  ma  si  strappano  coi  denti,  si

            comprano, si cercano scavando. Le occasioni devono uscire per forza. E così anche
            con i ragazzi, nulla è lasciato alla casualità dell'incontro, al fato dell'innamoramento.
            Ogni  conquista  è  una  strategia.  E  le  ragazze  che  non  fanno  strategie  rischiano  una
            leggerezza  pericolosa  e  di  trovarsi  mani  dappertutto  e  lingue  così  insistenti  da
            trapanare i denti serrati. D jeans attillato, la maglietta aderente: tutto deve rendere la

            bellezza  un'esca.  La  bellezza  in  certi  luoghi  sembra  una  trappola,  anche  se  la  più
            piacevole delle trappole. E così se cedi, se insegui il piacere di un momento, non sai a
            cosa vai incontro. La ragazza sarà tanto più brava se riuscirà a farsi corteggiare dal
            migliore  e  una  volta  caduto  nella  trappola,  conservarlo,  trattenerlo,  sopportarlo,
            ingoiarlo  a  naso  tappato.  Ma  tenerlo  per  sé.  Tutto.  Una  volta  passavo  vicino  a  una
            scuola. Da una moto scese una ragazzina. Scese lentamente per dare il tempo a tutti di
            osservare bene la moto, il casco, i guanti da motociclista e i suoi stivali a punta che a

            stento riusciva a mettere per terra. Un bidello, uno di quelli eterni che tengono sotto gli
            occhi generazioni di ragazzini, le si avvicinò e disse: "France', ma già fai ammore? E
            poi con Angelo, ma tu lo sai che finisce a Poggioreale?".

                 "Fa ammore" non significa fare l'amore, ma fidanzarsi. Questo Angelo era da poco
            entrato nel Sistema e non sembrava ricoprire cariche poco importanti. Presto secondo

            il  bidello  sarebbe  finito  nel  carcere  di  Poggioreale.  Prima  ancora  che  la  ragazzina
            tentasse di difendere il suo ragazzo, aveva pronta una risposta. Una risposta di quelle
            che sembrano trovarsi in tasca: "E qual è il problema perché non mi dà lo stesso la
            mesata? Quello mi vuole bene veramente...".

                 La mesata. Questo il primo successo della ragazza. Qualora fosse finito in galera il
            suo ragazzo, avrebbe conquistato un salario. La mesata è il salario mensile che i clan

            danno alle famiglie degli affiliati. Fidanzandosi, la mesata viene girata alla fidanzata
            anche  se  conviene,  per  essere  certi  della  reversibilità,  essere  incinta.  Non
            necessariamente sposata, basta un bambino, anche solo nella pancia. Se sei soltanto
            fidanzata  rischi  che  si  presenti  al  clan  qualche  altra  ragazza,  magari  sino  ad  allora
            tenuta  nascosta,  ragazze  che  non  sanno  l'una  dell'altra.  In  questo  caso  o  è  il

            responsabile di zona del clan che decide se dividere la mesata tra due donne, cosa
            rischiosa perché genera molta tensione tra famiglie, o si fa decidere all'affiliato a quale
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