Page 114 - Gomorra
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vedeva il padre, dell'anello. L'anello, in napoletano "aniello". Un messaggio per
indicare Aniello e l'anulare come fede. Quindi la fedeltà tradita, come se stesse
segnalando il ceppo familiare del tradimento. Da dove era arrivata la responsabilità
dell'arresto. Chi aveva parlato.
Aniello La Monica era il patriarca della famiglia, per anni nel quartiere hanno
chiamato i La Monica gli "anielli" come i Gionta di Torre Annunziata venivano
chiamati i "valentini" dal boss Valentino Gionta. Aniello La Monica, secondo le
dichiarazioni del pentito Ruocco e di Luigi Giuliano, era stato fatto fuori proprio dal
suo figlioccio Paolo Di Lauro. Certo è che gli uomini dei La Monica sono tutti nelle
file dei Di Lauro. Ma questa atroce morte potrebbe essere la punizione per la vendetta
di quella morte di vent'anni prima, una vendetta servita fredda, gelida, con una
delazione più violenta di una raffica di colpi. Una memoria lunga, lunghissima. Una
memoria che sembra condivisa dai clan che a Secondigliano si sono succeduti ai
vertici del potere e dal quartiere stesso su cui regnano. Ma che resta fondata su voci,
ipotesi e sospetti capaci forse di produrre effetti come un arresto clamoroso o un corpo
martoriato, però mai depositarsi in verità. Una verità che dev'essere sempre
ostinatamente interpretata, come un geroglifico che, ti insegnano, è meglio non
decifrare.
Secondigliano era tornata a vivere nei suoi meccanismi economici di sempre. Gli
Spagnoli e i Di Lauro avevano tutti i dirigenti in galera. Nuovi capizona stavano
emergendo, nuovi dirigenti ragazzini iniziavano a muovere i primi passi nelle sfere del
comando. La parola faida nel corso dei mesi è scomparsa e si è iniziato a definirla
"Vietnam".
"Quello., ha fatto il Vietnam... quindi mo deve stare tranquillo."
"Dopo il Vietnam qua tutti hanno paura..."
"Il Vietnam è finito o no?"
Sono frammenti di frasi pronunciate ai cellulari dalle nuove leve del clan.
Telefonate intercettate dai carabinieri per giungere all'arresto di Salvatore Di Lauro l'8
febbraio 2006, il diciottenne figlio del boss che aveva iniziato a coordinare un piccolo
esercito di ragazzini per lo spaccio. Gli Spagnoli hanno perso la battaglia, ma pare
abbiano raggiunto il loro obiettivo di rendersi autonomi, con un cartello proprio ed
egemone comandato da giovanissimi. I carabinieri hanno intercettato un SMS che una
ragazzina ha mandato a un capo-piazza giovanissimo arrestato durante il periodo della
faida e tornato a spacciare appena uscito di galera: "Auguri per il lavoro e il ritorno
nel rione, mi emoziona la tua vittoria, congratulazioni!".