Page 56 - Amici come prima. Storie di mafia e politica
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politica  di  gran  parte  del  gruppo  dirigente  di  Forza  Italia,  provocano  un
          conflitto permanente con l'altra componente del gruppo dirigente azzurro di
          provenienza  democristiana,  nella  quale  invece  permane  una  cultura  di
          ispirazione solidaristica, e l'arte della mediazione politica, in questa area,

          viene considerata ragion d'essere e fondamento della propria identità e del
          proprio modo d'essere.
              Questa componente è anche la più attenta e interessata alla difesa e
          alla rigenerazione del vecchio sistema di potere clientelare e assistenziale

          di cui Forza Italia e gli altri partiti centristi continuano a essere espressione
          e dal quale traggono gran parte del loro consenso.




                                      Dipendenza politica, dipendenza sociale



          Naturalmente, un simile processo di riaggregazione di forze non può vivere
          né  realizzarsi  soltanto  nella  sfera  separata  della  politica,  come  pura
          sommatoria  di  gruppi  dirigenti  e  ceti  politici,  ma  deve  alimentarsi  della
          rappresentanza di interessi sociali, di bisogni diffusi, di spinte corporative

          presenti nella società che hanno bisogno di continue risposte dalla politica
          e  dalle  istituzioni.  Anzi,  come  spesso  accade  in  Sicilia,  è  la  politica  che,
          attraverso  l'azione  di  governo,  alimenta  e  produce  bisogni  e  domande
          sociali con l'obiettivo di estendere il suo potere di condizionamento sulla

          società  e  renderla  più  debole  e  ricattabile  ai  fini  della  crescita  del  suo
          consenso.
              La  vicenda  degli  abusivi  e  quella  del  precariato  ne  rappresentano  il
          carattere paradossale.

              Ad  esempio,  se  la  Regione  realizza  politiche  urbanistiche  corrette  e
          impone  ai  sindaci  e  alle  amministrazioni  locali  piani  regolatori  rispettosi
          dell'ambiente  e  della  legalità,  educando  le  popolazioni  al  loro  rispetto,
          offrendo loro servizi e spazi pubblici, non ci sarà mai una massa di cittadini

          che, pur di ottenere la sanatoria per la propria casa costruita abusivamente
          - sotto l'occhio distratto di amministratori, vigili urbani, forze dell'ordine -
          sono  disposti  a  sostenere  uomini  politici  e  partiti  che  si  dichiarano
          impegnati a risolvere il loro problema.

              Altrettanto,  se  la  Regione  realizza  una  politica  del  lavoro  tesa  alla
          stabilizzazione  dei  lavoratori  precari  attraverso  il  completamento  delle
          piante organiche nella pubblica amministrazione o definendo un piano di
          riassetto idrogeologico del territorio, non ci saranno più ventimila giovani

          dell'ex  art.  23  e  altri  ventimila  lavoratori  forestali  impiegati  a  giornata,
          disposti a tutto pur di ricevere mensilmente lo stipendio, magari in attesa
          di realizzare il sogno promesso dell'assunzione negli uffici della Regione.
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