Page 29 - Amici come prima. Storie di mafia e politica
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combattere e distruggere gli avversari politici.
              È  una  conseguenza  di  queste  posizioni  il  riemergere  del  vecchio
          approccio al fenomeno mafioso, quando del livello delle collusioni e delle
          mediazioni con la politica se ne poteva parlare nelle aule parlamentari, in

          straordinarie  inchieste  giornalistiche  o  addirittura  in  atti  formali  delle
          commissioni  parlamentari  d'inchiesta,  ma  sempre  e  soltanto  fuori  dalla
          legittimazione della sfera giudiziaria.
              Scavando  e  indagando  nel  blocco  economico  e  sociale  dominante,  si

          può  invece  comprendere  cosa  sia  già  avvenuto  e  cosa  stia  ancora
          cambiando,  in  questi  anni  di  transizione  politica  e  di  mutamenti
          istituzionali,  sia  nella  struttura  e  nei  rapporti  sociali  che  nella  sfera  del
          potere.





                                                      La raccolta


          Tra il 1992 e il 1994, con l'esplosione della questione morale e le prime
          inchieste su Tangentopoli, l'Italia vive un terremoto politico che lascia tra

          le  macerie  della  Prima  Repubblica  un'intera  classe  dirigente  politica  e
          imprenditoriale e con essa le spoglie della Democrazia cristiana, del Partito
          socialista e della galassia dei piccoli partiti governativi che hanno sempre
          vissuto sotto le loro ali protettive.

              Anche la sinistra, travolta dal crollo del muro di Berlino, ha subito un
          proprio terremoto, culminato nella scomparsa del vecchio Pci e la nascita
          del Pds e di Rifondazione comunista.
              Al  settentrione  si  diffonde  la  Lega  Nord,  un  nuovo  movimento  che,

          contro «Roma ladrona», propone la secessione della Padania e una cultura
          politica intrisa di populismo e razzismo antimeridionale e si impone nello
          scenario politico, utilizzando emotivamente gli effetti di Tangentopoli e la
          crisi dei partiti centralisti e «romani» che ne sono coinvolti.

              Sotto le pressioni e i successi del movimento referendario per le riforme
          istituzionali, la cui leadership - da Mario Segni a Willer Bordon ad Achille
          Occhetto - esprime uno schieramento trasversale, dopo quasi mezzo secolo
          di  sistema  elettorale  proporzionale,  si  passa  al  sistema  elettorale

          maggioritario con i collegi uninominali. È una vera rivoluzione, che avvia
          una  mutazione  della  natura  stessa  dei  partiti,  della  composizione  dei
          gruppi dirigenti, della selezione delle rappresentanze istituzionali.
              In Sicilia questo processo viene rallentato.

              Dopo le elezioni politiche del 1994, con la vittoria nazionale del Polo
          delle Libertà, gli eredi e i notabili delle vecchie forze politiche dell'isola non
          si  sono  ancora  completamente  ricollocati  nel  panorama  dei  nuovi  partiti
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