Page 117 - Amici come prima. Storie di mafia e politica
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La  Multiservizi  fornisce  i  propri  lavoratori,  tutti  precari,  anche  alle
          strutture  sanitarie  per  i  servizi  necessari  alle  aziende  ospedaliere:  nel
          2002, sotto la presidenza di Miceli, raddoppia l'organico passando da 500 a
          circa 1000 dipendenti. La missione è compiuta!

              A  novembre  del  2001,  dopo  la  Regione,  la  destra  conquista  anche  il
          Comune  di  Palermo  e  Cuffaro  sceglie  il  suo  assessore  di  riferimento:  è
          Mimmo Miceli, ovviamente con la delega alla Salute, ai servizi sociali e agli
          interventi abitativi.

              Nel salotto del boss, Miceli e Guttadauro parlano di tutto, delle nomine
          al  Comune,  della  situazione  politica,  delle  scelte  dei  primari  e  delle
          graduatorie  dei  medici  negli  ospedali  pubblici.  Le  cimici  dei  carabinieri
          registrano tutto, le richieste che il boss avanza a Cuffaro tramite Miceli e le

          risposte che il presidente, sempre tramite l'amico, darebbe al boss.
              Cuffaro afferma di incontrare il suo amico almeno tre volte la settimana
          e  di  sentirlo  quasi  tutti  i  giorni,  ma  di  non  essere  a  conoscenza  della
          profondità del legame tra Miceli e Guttadauro, né delle relazioni tra il suo

          assessore e i suoi amici.
              Eppure, dopo qualche settimana dalla sua elezione a presidente della
          Regione,  Cuffaro,  di  buon  mattino,  scortato  dai  suoi  poliziotti,  si  reca
          all'hotel Excelsior di Palermo per incontrarsi con Miceli e Vincenzo Greco, il

          medico del killer di padre Pugliesi. Il boss è già stato in carcere e la sua
          vicenda è nota.
              Possibile che Cuffaro non ne fosse a conoscenza e ne fosse all'oscuro
          anche Miceli che aveva organizzato l'incontro e che con Greco manteneva

          rapporti costanti?
              A svelare l'incontro non sono i pentiti, ma i filmati dei carabinieri del
          Ros  che  seguendo  le  intercettazioni  telefoniche  di  Miceli  e  Greco,  si
          ritrovano davanti alle loro microtelecamere il presidente della Regione.

              Ora i medici Guttadauro, Miceli, Greco e Aragona sono tutti in carcere. Il
          presidente,  invece,  è  indagato  per  concorso  esterno  in  associazione
          mafiosa  e  favoreggiamento,  perché  probabilmente  avrebbe  reso  nota  la
          notizia  che,  oltre  alle  indagini  su  Michele  Aiello,  c'erano  le  indagini  su

          Guttadauro e le cimici nel suo salotto, con le quali i carabinieri ascoltavano
          tutti i colloqui tra il boss, Miceli, Aragona e il resto della compagnia.
              Si sa anche che, dopo le elezioni regionali, in una cena in un ristorante
          sulle  colline  di  Monreale,  il  Riccardo  III,  presenti  Cuffaro,  Miceli,

          Borzacchelli e Aragona si sarebbe parlato proprio di questo.
              Cosi  come  è  ormai  certo  che,  per  ammissione  sia  di  Aiello  che  dello
          stesso  Cuffaro,  il  31  ottobre  del  2003,  pochi  giorni  prima  dell'arresto
          dell'imprenditore, proprio lui, il presidente della Regione, si sia recato di

          primo pomeriggio a Bagheria, alla boutique Bestini Uomo, per incontrare
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