Page 112 - Amici come prima. Storie di mafia e politica
P. 112

Ma  di  questo  non  c'è  da  meravigliarsi,  visto  che  sul  suo  dépliant
          elettorale,  per  le  elezioni  regionali  del  2001,  come  unico  merito  può
          vantare  quello  di  aver  condotto  indagini  sui  comunisti  e  le  cooperative
          rosse.

              L'Udc  non  è  ancora  nata,  e  il  maresciallo  viene  eletto  nella  lista  del
          Biancofiore che, assieme alla lista del Cdu, è diretta espressione dell'area
          politica del candidato presidente della Regione Totò Cuffaro.
              Insomma,  nell'audizione,  le  cose  da  chiedere  sono  molte  e  tutte

          delicate.
              Quando Borzacchelli entra nella saletta della commissione c'è la corsa
          dei deputati di tutti i partiti per baciarlo e abbracciarlo, quasi a dovergli
          dimostrare  una  solidarietà  per  le  notizie  comparse  sui  giornali  nei  giorni

          precedenti che ne avrebbero infamato la sua integerrima moralità, essendo
          sospettato di essere la talpa che informava un imprenditore che, secondo i
          magistrati, sarebbe al servizio di Cosa nostra.
              Non appena provo a chiedere dei suoi rapporti con Cuffaro e con Aiello

          e  il  livello  di  conoscenza  delle  relazioni  tra  l'imprenditore  di  Bagheria  e
          personaggi  mafiosi,  tra  i  quali  alcuni  dipendenti  di  Villa  Santa  Teresa,
          vengo letteralmente impedito dall'andare avanti.
              Su questo si ritrovano tutti d'accordo, dalla giovane e capace deputata

          agrigentina dell'Udc, Giusy Savarino, che fa l'avvocato d'ufficio di Cuffaro e
          Borzacchelli,  al  capogruppo  dei  Ds,  Lillo  Speziale,  preoccupato  di  tenere
          separate  le  questioni  politiche  dalle  vicende  mafiose,  al  presidente  della
          commissione, Carmelo Incardona, di An, il quale mi ricorda che non sono in

          un tribunale ma in una sede istituzionale.
              Per  tutti  non  si  deve  parlare  di  mafia  ma  di  sanità,  e  il  motivo
          dell'audizione  è  solo  l'intervista  al  Corriere  della  sera,  non  quello  che
          realmente  rappresenta  Borzacchelli  e  cioè  quello  che  già  avevano

          cominciato a scrivere i giornali e che i magistrati avrebbero svelato ancora
          più chiaramente due mesi dopo facendolo arrestare.

              Anche  per  chi,  come  me,  ha  fatto  dell'impegno  politico  una  scelta  di

          vita, sono questi i momenti nei quali si percepisce quanto la politica sia
          sporca  nella  doppiezza  delle  sue  pratiche  e  nei  comportamenti  dei  suoi
          uomini  e  quanto,  questa  doppiezza,  allontani  le  istituzioni  dalla  gente,
          facendo  cadere  le  differenze  tra  destra  e  sinistra  in  un  gioco  delle

          ambiguità in cui, agli occhi della cittadinanza, tutti diventano uguali.
              Purtroppo  la  politica  in  Sicilia  è  fatta  cosi,  come  la  palude
          dell'Assemblea regionale, dove un deputato come Borzacchelli, coinvolto in
          vicende gravissime, per gli altri deputati è prima di tutto un collega colpito

          da sventura e poi quello che realmente rappresenta e rispetto al quale si
   107   108   109   110   111   112   113   114   115   116   117