Page 110 - Amici come prima. Storie di mafia e politica
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presidente della Regione Cuffaro, e che tutti militino nello stesso partito e
che, sempre casualmente, negli uffici del gruppo parlamentare regionale
lavori già da anni la moglie di Borzacchelli?
Ed è sempre un caso che, secondo quanto scrivono i magistrati, quando
Aiello, avvisato da qualcuno ben informato, comincia a sentire puzza di
bruciato attorno a sé, costruisca una rete privata di spionaggio che arriva
fin dentro la Procura di Palermo, con i marescialli Ciuro e Riolo che,
«comprati» con i soldi dall'imprenditore, parlano confidenzialmente del
presidente della Regione e del loro collega, ormai diventato deputato,
Borzacchelli?
I marescialli, che contemporaneamente lavorano a stretto contatto con
magistrati impegnati in prima fila nella lotta contro Cosa nostra, riescono
ad avere e a trasmettere informazioni dirette, addirittura in tempo reale,
come fa il maresciallo Ciuro, da anni ombra e fidato collaboratore di un
magistrato serio e rigoroso come Antonio Ingroia. Il militare segnala
addirittura gli spostamenti del sostituto procuratore, assiste a interrogatori,
vede quando si incontra con il procuratore della Repubblica, Pietro Grasso,
e lo comunica «in diretta» ad Aiello, utilizzando i telefonini riservati che
l'imprenditore ha comprato per lui e per Riolo.
Ai due marescialli poco importa che quelle informazioni possano essere
direttamente comunicate ai più pericolosi boss latitanti di Cosa nostra, con
alcuni dei quali non possono non sapere che Aiello nutre rapporti personali
o di affari.
E Aiello ringrazia: tra le centinaia di suoi dipendenti compare la moglie
del maresciallo Riolo, mentre la moglie del maresciallo Ciuro vi ha lavorato
solo per un periodo, prima di essere assunta alla Ausl 6 dove avrebbe
continuato a servire la «ditta», occupandosi proprio dei rimborsi per le
cliniche convenzionate.
La linea «avvolgente» di Aiello non si ferma solo alle mogli dei due
marescialli: tra i suoi dipendenti compaiono altre decine di mogli, sorelle,
familiari di carabinieri, poliziotti, vigili urbani.
Non si parla di mafia
All'inizio di febbraio del 2004, nello sviluppo dell'inchiesta sulle talpe, viene
arrestato il terzo maresciallo e ormai deputato Antonio Borzacchelli: oltre a
fare l'informatore, ricattando Aiello, avrebbe ricevuto diversi miliardi e
perfino una villa con piscina per un valore di centinaia di milioni.
Ricordo il clima della commissione regionale Antimafia, il 10 dicembre
del 2003, quando, dopo l'arresto di Aiello, si decide di convocare