Page 106 - Amici come prima. Storie di mafia e politica
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democristiano prima e ora consigliere comunale dell'Udc a Bagheria.
Con questa doppia direzione la struttura va a gonfie vele.
Peccato che il 5 novembre del 2003 Aiello viene arrestato per i suoi
presunti rapporti con la mafia e per aver creato un sistema di corruzione e
di spionaggio che arriva fin dentro i vertici istituzionali e dell'autorità
giudiziaria.
Del suo arresto, a Bagheria, la gente non vuole parlare.
Aiello è un benefattore e non ci si preoccupa delle sue frequentazioni,
come nessuno si è mai indignato per quello che tutti hanno sempre saputo
o sospettato sul suo conto e sul suo rapido arricchimento.
Al momento dell'arresto, a rappresentare bene questi comportamenti e
questi umori dei cittadini bagheresi è il sindaco, Pino Fricano, un ex
diessino transitato prima nell'area di centrodestra e «rientrato» nel
centrosinistra alla fine del 2003, con l'iscrizione all'Udeur di Clemente
Mastella: «La clinica Villa Teresa per noi è come la Fiat. [...] Sapevo che gli
ruotavano attorno alcuni personaggi e ne parlammo. Mi diede l'impressione
- continua il sindaco - che gestisse i rapporti come fa qualunque
imprenditore. Insomma: i mafiosi non erano né soci né finanziatori. Li
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teneva a bada» .
Eccola la normalità siciliana, nella quale si può anche rimuovere ciò che
è noto, come la reale provenienza dei soldi di Aiello, se questo serve a
giustificare quello che realmente interessa, cioè il fine «sociale», e quella
che viene percepita come la vera missione dell'imprenditore: la lotta ai
tumori.
Alla gente non importa neanche che, secondo quanto affermano alcuni
collaboratori di giustizia, probabilmente in quella clinica abbia passato
interi mesi della sua latitanza, forse per curarsi e forse no, un capomafia
del calibro di Bernardo Provenzano.
Alcune voci vorrebbero che il boss usasse la clinica per fare la dialisi. Ma
di questo, fedele al giuramento di Ippocrate, secondo il quale un malato va
sempre assistito, non si indigna neanche il direttore sanitario che, in
ricordo della sua provenienza, dietro la scrivania ha una grande immagine
di Padre Pio.
L'omertà, in una realtà mafiosa come la Sicilia, non ha limiti di ordine
sociale, politico o religioso.
Nel corso degli anni, la clinica di Aiello riceve centinaia di miliardi di
vecchie lire dalla Ausl.
L'imprenditore è amico del presidente della Regione, come di un altro
potente deputato, Antonino Dina, anche lui dell'Udc e fedelissimo di
Cuffaro, ed è amicissimo di un ex maresciallo dei carabinieri diventato
deputato dello stesso partito, Antonio Borzacchelli.