Page 102 - Amici come prima. Storie di mafia e politica
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Italia indica come assessore alla Sanità uno dei maggiori esponenti della
          sanità  privata  siciliana,  il  professore  Ettore  Cittadini,  proprietario  di  una
          delle  più  grandi  cliniche  private  di  Palermo  e  della  Sicilia,  la  clinica
          Candela.

              Il professore viene presentato come tecnico, ma i suoi interessi, come
          la  sua  visione  della  politica  e  la  missione  per  la  quale  il  coordinatore  di
          Forza  Italia,  Gianfranco  Miccichè,  l'ha  voluto  alla  gestione  della  sanità
          siciliana, sono altrettanto chiari: favorire le strutture private e costruire un

          sistema  di  interessi  e  di  affari  che  si  alimenti  delle  risorse  pubbliche
          regionali.
              Il  professore-assessore  non  deve  fare  molti  sforzi:  quando  incontra  i
          rappresentanti  della  sanità  privata,  dall'altra  parte  del  tavolo,  si  ritrova

          come  «controparte»  la  figlia  Barbara,  diventata  proprietaria  della  sua
          clinica  ed  eletta  presidente  provinciale  dell'Aiop  (Associazione  italiana
          ospedalità privata), oltre a essere, nella vita, anche moglie del deputato
          regionale azzurro, Dore Misuraca.

              Misuraca  è  una  persona  mite  e  discreta;  nell'attività  politica  e
          parlamentare è moderato e taciturno, non prende mai la parola e credo
          che nella legislatura tra il 1996 e il 2000 sia intervenuto in aula soltanto
          cinque  o  sei  volte.  Eppure,  per  qualche  anno,  è  stato  anche  assessore

          regionale agli Enti locali. Probabilmente la sua forza politica, anche negli
          equilibri di Forza Italia, è frutto del rapporto con il suo mondo familiare,
          appunto quello della sanità privata.


              Per l'assessore Cittadini, occuparsi degli ospedali pubblici è più che altro
          un obbligo imposto dalla sua carica di governo e lo fa solo per colpirli e
          tagliargli i fondi. Il pubblico per lui è quasi una costrizione, come quella
          che,  da  primario  del  Policlinico,  ha  di  timbrare  la  propria  tessera  per

          provare che è in servizio. Ma capita che il professore risulti presente sia
          all'Istituto materno infantile del Policlinico palermitano, per il quale viene
          ben pagato con soldi pubblici, che nella sua clinica privata.
              Da  questi  elementi  parte  un'indagine  dei  carabinieri  dalla  quale

          scaturisce  un  processo  per  truffa.  Dopo  quattro  anni  il  professore  verrà
          assolto.
              Cittadini non è l'unico assessore del governo Cuffaro ad avere rapporti e
          interessi personali o familiari diretti in cliniche e strutture sanitarie private.

          Tra quelli resi noti anche dalla stampa, c'è il vicepresidente della Regione,
          Giuseppe  Castiglione,  e  l'assessore  ai  Lavori  pubblici,  Guglielmo
          Scammacca  Della  Bruca  a  Catania,  l'assessore  al  Bilancio,  Alessandro
          Pagano, a Caltanissetta, oltre allo stesso presidente Cuffaro, a Palermo.

              In effetti sulla sanità in Sicilia si sta giocando uno scontro di interessi e
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