Page 970 - Shakespeare - Vol. 4
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STEFANO
Il mio uomo-mostro ha affogato la lingua nel vino. In quanto a me, nemmeno
il mare mi può affogare. Prima di arrivare sulla spiaggia ho nuotato per
trentacinque miglia in lungo e in largo. Per questa luce, sarai il mio
luogotenente, mostro, o mi reggerai la bandiera. 28
TRINCULO
Luogotenente sì, se vuoi, ma in quanto a reggere questo non si regge più
nemmeno sul cesso.
STEFANO
A noi non ci scappa, vero, Monsieur Mostro?
TRINCULO
Bravi, non scappate, vuol dire che piscerete da fermi come i cani.
STEFANO
Parla una volta nella vita, aborto di luna, parla, se sei un buon aborto di luna.
CALIBAN
Tuo Onore come sta? Lascia che ti lecchi la scarpa. A lui no. Lui non voglio
servirlo, non è un valoroso.
TRINCULO
Tu menti, mostro ignorantissimo: posso affrontare persino un maresciallo, io.
Dimmi, pesce debosciato, quando mai è stato vigliacco un uomo che ha
bevuto tutto il vino che mi sono scolato io oggi? Non vorrai dire una
menzogna così mostruosa, tu che sei mezzo pesce e mezzo mostro?
CALIBAN
Senti come mi prende in giro? E tu glielo permetti, Maestà?
TRINCULO
Ha detto «Maestà»? Ma è possibile che un mostro debba essere così fesso?
CALIBAN
Ecco che ricomincia. Ammazzalo a morsi, per piacere.