Page 957 - Shakespeare - Vol. 4
P. 957

Perché Kate aveva
                               La lingua tagliente
                               E diceva ai marinai:
                               Vatti a impiccare!

                               Non le piaceva l’odore
                               Di catrame e pece
                               Ma un sarto poteva grattarla
                               Dove le prudeva.

                               E allora in mare, ragazzi,
                               S’impicchi lei!
          E  anche  questa  è  una  canzone  un  po’  svergognata  −  ma  ecco  la  mia
          consolazione.

                                                                                                           Beve.



              CALIBAN
          Non tormentarmi − ahi!



              STEFANO
          Che succede? I diavoli spasseggiano? Truccati da selvaggi e da indiani? Ma io
          non  sono  scampato  al  naufragio  per  farmi  spaventare  dalle  vostre  quattro
          gambe − dice il proverbio che nessun nato da donna che cammina a quattro

          gambe farà indietreggiare nessuno − e così sia, finché Stefano ha due busi
          per respirare.



              CALIBAN
          Lo spirito mi tormenta − ah!



              STEFANO
          Secondo  me,  questo  è  qualche  mostro  dell’isola  a  quattro  gambe  che  s’è
          presa  la  terzana.  Dove  diavolo  avrà  imparato  la  nostra  lingua?  Lo  voglio

          ristorare  un  po’,  non  fosse  altro  che  per  questo.  Se  riesco  a  guarirlo  e  a
          domarlo e ad arrivare a Napoli con lui, questo è un regalo degno di qualsiasi
          imperatore calzato e vestito!



              CALIBAN
          Non tormentarmi, ti prego − farò più presto con la legna!
   952   953   954   955   956   957   958   959   960   961   962