Page 950 - Shakespeare - Vol. 4
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ANTONIO

               Uno spazio ogni cubito del quale
               Sembra gridare:
               «In che modo questa Claribella

               Può misurarci fino a Napoli?
               Resti a Tunisi!
               Si svegli Sebastiano!».
               Immagina
               Che il sonno che li ha presi

               Fosse morte: ebbene,
               Non starebbero peggio
               Di come stanno ora.

               Esistono uomini
               In grado di governare Napoli
               Come costui che dorme,
               Signori che sanno predicare
               Lo stesso vaniloquio

               Di questo Gonzalo − anch’io
               Sarei capace di fare la cornacchia
               E di gracchiare

               Con la sua profondità.
               Oh, se anche in te
               Vivessero i miei pensieri!
               Che sonno sarebbe questo
               Per la tua ascesa! Mi capisci?



              SEBASTIANO

               Credo di sì.


              ANTONIO

               E come gradisci
               La tua buona fortuna?



              SEBASTIANO
               Tu hai spodestato, ricordo,
               Tuo fratello Prospero.



              ANTONIO
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