Page 88 - Shakespeare - Vol. 4
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No, vi prego; non vi priverò del vostro servo.



              DIONISA
               Via, via, amo tuo padre e te stessa
               con animo non da estranea. Lo aspettiamo qui
               da un giorno all’altro. Quando verrà e troverà
               quella che tutti dicono la nostra meraviglia              255   così sfiorita,

               si pentirà di aver fatto un viaggio così lungo
               e rimprovererà il mio signore e me di non aver avuto
               cura di te nel migliore dei modi. Va’, ti prego,

               fa’ due passi e sii di nuovo allegra e conserva
               quello splendido incarnato che ha rapito
               gli occhi di giovani ed anziani. Non preoccuparti per me:
               posso andare a casa da sola.



              MARINA
                               Va bene, andrò,

               ma non ne ho alcun desiderio.



              DIONISA
               Via, via, lo so che ti fa bene.
               Leonino, passeggiate per mezz’ora almeno.
               Ricorda quello che ti ho detto.



              LEONINO
               Siatene certa, signora.



              DIONISA

               Ti lascio per un po’, mia cara.
               Mi raccomando, cammina piano, non ti accaldare.
               Eh sì, devo proprio prendermi cura di te.



              MARINA
                               Vi ringrazio, cara signora.
                                                                                                 Esce Dionisa.

               È un vento d’occidente questo che soffia ora?
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