Page 86 - Shakespeare - Vol. 4
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sempre questa Filotene gareggiava in bravura
con la perfetta Marina. Così
con la colomba di Pafo potrebbe il corvo 245
per bianche piume rivaleggiare. Marina riceve
ogni lode, che le è resa come cosa dovuta
e non regalata. Ciò così oscura
in Filotene ogni grazioso segno
che la moglie di Cleone, con invidia rara,
un assassino prepara e tiene pronto 246
per la buona Marina, affinché sua figlia
resti senza rivali per tale macello.
A favorire il suo vile disegno,
Licorida, la nostra nutrice, è morta,
e la dannata Dionisa tiene
il compiacente strumento della sua rabbia
pronto a tal colpo. L’evento, ancora non nato, 247
lo raccomando al vostro diletto. 248
Io ho solo portato avanti il tempo alato
in tutta fretta sui piedi zoppi del mio verso, 249
e mai avrei potuto farlo se il vostro pensiero
non avesse voluto aiutarlo.
Dionisa adesso appare,
con Leonino, il suo compare.
Esce.
Scena I EN
Entra Dionisa con Leonino.
DIONISA
Ricorda il tuo giuramento: hai giurato di farlo.
Non è che un colpo, e non sarà mai risaputo.
Non c’è cosa che tu possa fare così in fretta
che ti dia tanto profitto. Guarda che la coscienza,
che di per sé è fredda, infiammando d’amore il tuo petto,
non vi accenda scrupoli. 250 Né ti sciolga la pietà,
che perfino le donne hanno rigettato, ma sii