Page 729 - Shakespeare - Vol. 4
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Vieni, ragazzo; io ho passato l’età d’avere altri figlioli, ma i tuoi figli e figlie
          nasceranno tutti gentiluomini.           66



              CONTADINO
          Ben trovato, signore. Voi rifiutaste di battervi con me l’altro giorno dicendo
          che  non  ero  gentiluomo  nato.  Vedete  adesso  questi  abiti?  Dite  che  non  li
          vedete e consideratemi pure non nato gentiluomo: fareste meglio a dire che

          questi vestiti non sono gentiluomini nati: datemi la smentita; avanti, su; e
          provatevi ora a dire che non sono un gentiluomo nato.



              AUTOLICO
          Mi è noto, signore, che adesso siete un gentiluomo nato.



              CONTADINO
          Giusto, e lo sono stato da quattro ore.



              PASTORE
          Anch’io, ragazzo.



              CONTADINO

          Anche voi, sì: ma io son gentiluomo nato prima di mio padre; perché prima il
          figlio del re prese la mano a me e mi chiamò fratello; e solo dopo i due re
          chiamarono fratello mio padre; e poi il principe, mio fratello, e la principessa,
          mia sorella, chiamarono padre mio padre; e così ci mettemmo a piangere; e
          furono le prime lacrime da gentiluomini che mai versammo.




              PASTORE
          Ma nella vita possiamo, figlio, versarne molte altre.



              CONTADINO
          Già; sarebbe altrimenti mala sorte, vista la nostra prepostera situazione.                        67



              AUTOLICO
          Vi supplico umilmente, signore, di perdonarmi tutte le colpe da me commesse
          verso  vostra  eccellenza  e  dire  per  me  una  buona  parola  al  principe  mio
          padrone.
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