Page 723 - Shakespeare - Vol. 4
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FLORIZEL
Camillo mi ha tradito;
il cui onore ed onestà finora avevano resistito
ad ogni intemperia.
NOBILE
Potete ben accusarlo:
accompagna il re vostro padre.
LEONTE
Chi? Camillo?
NOBILE
Camillo, signore; ho parlato con lui; e ora
interroga quei due poveracci. Mai vidi
sventurati tremare così: stanno in ginocchio, baciano la terra;
rinnegano ogni parola che dicono.
Boemia si tappa le orecchie, e li minaccia
di morte in mille modi.
PERDITA
O povero padre mio!
Gli dei ci fanno spiare, hanno deciso
che il nostro matrimonio non si celebri.
LEONTE
Voi siete sposati?
FLORIZEL
Non lo siamo, signore, né sembra che lo saremo mai:
le stelle, vedo, baceranno prima le valli:
grandi o piccini siamo zimbelli della fortuna.
LEONTE
Signor mio,
è costei la figlia di un re?