Page 709 - Shakespeare - Vol. 4
P. 709
CONTADINO
Vossignoria stava per rifilarcene una di fandonie se non si fosse fermata
sull’atto.
PASTORE
Siete di palazzo voi, signore, se non vi spiace?
AUTOLICO
Gli piaccia o no, son di palazzo. Non vedi tu l’aria di palazzo in queste
coperture? Non ha la mia andatura il ritmo della corte in sé? Non riceve il tuo
naso l’odore di corte che emana da me? Non si riflette nella tua bassezza la
mia alterigia cortigiana? O pensi tu forse che io non sia un cortigiano perché
cerco di sapere gli affari tuoi con lusinghe e moine? Io son cortigiano da capo
a piedi e tale che può spingere avanti o tirare indietro quel che hai da fare là:
perciò ti ordino di esporre il tuo caso.
PASTORE
Il mio caso, signore, è per il re.
AUTOLICO
Chi è il tuo avvocato presso di lui?
PASTORE
Non capisco, se non vi spiace.
CONTADINO
Avvocato è gergo di palazzo per fagiano: 52 dite che non ne avete.
PASTORE
Non ne ho, signore; non ho nessun fagiano, maschio o femmina.
AUTOLICO
Beati noi che uomini semplici non siamo!
Eppur natura poteva ben crearmi un pari loro;
perciò non li disprezzerò.
CONTADINO