Page 706 - Shakespeare - Vol. 4
P. 706
(Dandolo a Perdita)
Venite, signora, venite. Statemi bene, amico.
AUTOLICO
Addio, signore.
FLORIZEL
O Perdita, che abbiamo dimenticato noi due?
Vi prego, una parola.
(Si mettono da parte)
CAMILLO
La mia prossima mossa sarà di dire al re
di questa fuga e dove son diretti;
poiché la mia speranza è che riuscirò
a convincerlo ad inseguirli: così in sua compagnia
io rivedrò la Sicilia, alla cui vista
anelo, come una donna.
FLORIZEL
La fortuna ci accompagni!
Così, noi partiamo, Camillo, verso il mare.
CAMILLO
Più rapidi andiamo, meglio sarà.
Escono (Florizel, Perdita, e Camillo).
AUTOLICO
Ho capito l’affare, lo sento. Aver le orecchie aperte, l’occhio veloce, e la mano
lesta, è necessario per il tagliaborse; un buon naso è anche un requisito per
fiutare il lavoro degli altri sensi. Vedo che questo è il momento per l’uomo
iniquo di prosperare. Questo sarebbe stato un bello scambio anche senza
mancia! Che bella mancia c’è qui, con questo scambio! Certo gli dei
quest’anno ci sono propizi, e possiamo fare qualsiasi cosa sul momento. Il
principe stesso sta per fare qualcosa di loschetto (scappar via da suo padre
con quel suo ceppo appresso): se pensassi cosa onesta informarne il re, non
lo farei: nasconderlo mi sembra più canagliesco; e in questo resto fedele alla