Page 713 - Shakespeare - Vol. 4
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Precediamolo,  come  dice  lui:  la  provvidenza  ce  l’ha  mandato  per  il  nostro
          bene.
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              AUTOLICO
          Se anche volessi essere onesto, vedo che me lo impedirebbe la fortuna: è lei
          che mi fa cascare il bottino in bocca. Ora ho due piccioni sulla fava − uno è

          l’oro, l’altro, il mezzo di giovare al principe mio padrone; il che, chissà che
          non possa tornare a mio vantaggio? Ora gli porto a bordo queste due talpe,
          questi ciechi: se lui decide di rimetterli a terra perché la supplica che hanno

          per il re non lo riguarda affatto, mi chiami pure furfante per l’iniziativa che mi
          son preso; tanto a quel titolo ci sono abituato e il disonore che va con esso
          non mi tocca. Perciò ora glieli porto: può darsi che ci esca qualche cosa.
                                                                                                           Esce.
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