Page 698 - Shakespeare - Vol. 4
P. 698

sono l’erede del mio amore.           48



              CAMILLO
                               Siate ragionevole.



              FLORIZEL
               Lo sono, seguendo il mio vero amore. Se la ragione
               a lui sarà obbediente, io sarò razionale;
               se no, i miei sensi preferiranno la pazzia,

               e a lei daranno il benvenuto.



              CAMILLO
                               Questo è disperato, signore.



              FLORIZEL
               Chiamatelo così: ma soddisfa il mio voto;
               perciò io debbo trovarlo giusto. Camillo,
               non per la Boemia, né per la pompa che a me

               ne verrebbe: per tutto ciò che vede il sole,
               o la terra racchiude nel suo grembo, o il profondo mare cela
               in abissi inscandagliabili, non romperei la mia promessa
               a questo bell’amor mio. Perciò, vi prego,

               voi che siete l’amico più ascoltato di mio padre,
               quando non mi troverà − poiché, invero non intendo
               mai più rivederlo, − buttate i vostri buoni consigli
               sulla sua rabbia: per l’avvenire, lasciate

               che me la veda io con il destino. Questo vi è dato sapere
               e riferire, io prendo il mare
               con lei che su questa sponda mi è negata;
               e assai opportuna al nostro bisogno, ho giusto

               una nave ormeggiata qui vicino, anche se non preparata
               a questo scopo. La rotta che intendo seguire
               non servirà a voi conoscerla, né
               a me farla sapere.



              CAMILLO

                               O mio signore,
   693   694   695   696   697   698   699   700   701   702   703