Page 430 - Shakespeare - Vol. 4
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che Guiderio. L’altro gentiluomo, il mio Cadwal,
               è il vostro principe più giovane, Arvirago.
               Era avvolto in uno squisito manto,
               ricamato dalle mani della regina sua madre,

               che posso mostrarvi a ulteriore riprova.



              CIMBELINO
                               Guiderio aveva una voglia sul collo,
               una stella rosso sangue: un segno
               prodigioso.



              BELARIO
                               È lui, ha ancora quel marchio di Natura:

               nella sua saggezza gliene fece dono,
               perché adesso provasse la sua identità.



              CIMBELINO
                               Sono dunque una madre
               che mette al mondo tre figli? Mai donna
               gioì così tanto del suo parto.

               Benedetti voi siate, e che possiate regnare
               nell’orbita vostra, dopo sì strano
               errare! Oh, Imogene, perdi così un regno.



              IMOGENE
                               No, mio signore.

               Guadagno invece due mondi. Miei cari fratelli,
               dunque ci conoscevamo già? D’ora in poi non dite
               che non sono tra noi la più sincera:
               mi chiamavate fratello ed ero sorella vostra.

               Io vi chiamavo fratelli e dicevo il vero.



              CIMBELINO
                               Vi eravate già incontrati?



              ARVIRAGO
               Sì, mio buon signore.
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