Page 424 - Shakespeare - Vol. 4
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CORNELIO

               La regina, sire, m’importunava spesso
               perché le mettessi a punto dei veleni,
               col pretesto di voler ampliare la sua conoscenza

               uccidendo soltanto creature vili e di nessun
               conto, come gatti e cani. Io, temendo
               che i suoi propositi fossero più pericolosi,
               le preparai una mistura in grado di arrestare
               all’istante le forze vitali, consentendo però

               che in breve tempo la natura riprendesse
               le sue funzioni. L’avete forse presa?



              IMOGENE
               Probabilmente sì, giacché sono rimasta come morta.



              BELARIO
               Ecco il motivo del nostro errore, ragazzi!



              GUIDERIO
                               È di certo Fedele.



              IMOGENE

               Perché avete gettato via la vostra sposa?
               Immaginate d’esser sopra una roccia
               e provate a gettarmi di nuovo.
                                                                                              [Lo abbraccia.]



              POSTUMO
                               Rimani appesa qui come un frutto, anima mia,

               finché l’albero non muore.


              CIMBELINO

               Ma come? Carne della mia carne, figlia mia!
               In questa scena riservi a me la parte dell’asino?
               Non mi parli?



              IMOGENE
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