Page 422 - Shakespeare - Vol. 4
P. 422
infamie della terra, essendo peggiore di loro!
Io sono Postumo: colui che ha ucciso
tua figlia: no, sto mentendo, canaglia che sono.
Perché l’ho fatta uccidere da uno che era
meno canaglia di me, un ladro sacrilego.
Lei era il tempio della Virtù: sì, la virtù stessa.
Sputatemi addosso, lapidatemi, copritemi
di fango e aizzatemi contro cani randagi: a ciascuna
canaglia si dia nome di Postumo Leonato, e perda
gravità ogni scempiaggine rispetto alla mia!
Oh, Imogene! Mia regina, mia vita, mia sposa!
Oh, Imogene! Imogene! Imogene!
IMOGENE
Calma, mio signore. Ascoltate, ascoltate…
POSTUMO
Vuoi farci sopra una commedia? Paggio
sprezzante, eccoti la tua parte!
[La colpisce, facendola cadere.]
PISANIO
Aiuto, signori!
La signora mia e vostra: oh, Postumo, mio signore!
Solo ora, non prima, avete forse ucciso Imogene!
Aiuto, aiuto! Mia onorata signora!
CIMBELINO
Il mondo mi gira attorno.
POSTUMO
Cos’è questo senso di vertigine?
PISANIO
Svegliatevi, padrona!
CIMBELINO