Page 411 - Shakespeare - Vol. 4
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MESSAGGERO
Togliete le manette al prigioniero e portatelo dal re.
POSTUMO
Porti buone nuove: vengo convocato per riacquistare la libertà.
PRIMO CARCERIERE
Allora sarò impiccato io.
POSTUMO
Saresti così più libero che da carceriere. Non servono chiavistelli per i morti.
[Escono tutti, tranne il primo Carceriere.]
PRIMO CARCERIERE
A meno che non volesse impalmare la forca e procreare tanti piccoli patiboli,
non ho mai visto qualcuno tanto pronto a morire. Eppure, in coscienza, ci
sono furfanti peggiori di lui − sebbene sia romano − che desiderano vivere. E
anche fra i romani ce ne sono che muoiono a malincuore: e lo sarei anch’io,
se fossi uno di loro. Vorrei che la pensassimo tutti allo stesso modo, ovvero
nel modo giusto. Ma sarebbe un disastro per boia e carcerieri! Parlo contro il
mio interesse immediato: ma il mio desiderio contiene in sé una promozione.
[Esce.]
Scena V EN
Entrano Cimbelino, Belario, Guiderio, Arvirago, Pisanio, alcuni Signori e
Ufficiali del seguito.
CIMBELINO
State al mio fianco, voi che gli dèi
hanno elevato a protettori del mio trono.
Ho il cuore in pena perché quel povero soldato,
che tanto valore ha mostrato nella lotta,
i cui stracci umiliavano le auree armature,
e che il nudo petto opponeva a inviolabili scudi,
non si riesce a trovare. Felice chi lo rintraccerà,
ché a farlo tale sarà la nostra grazia.