Page 380 - Shakespeare - Vol. 4
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dietro la grotta, perché una volta in mare
               racconti ai pesci d’esser Cloten, figlio della regina.
               È tutto ciò che posso fare.
                                                                                                         [Esce.]



              BELARIO
                               Il tuo gesto verrà vendicato,

               temo. Sarebbe stato meglio non commetterlo,
               Polidoro, per quanto si addica al tuo coraggio.



              ARVIRAGO
                               Avrei voluto farlo io,
               perché solo me cercasse la vendetta!

               Fraterno è l’amore che ho per te, Polidoro,
               ma grande è l’invidia per avermi sottratto l’impresa.
               Vorrei che i vendicatori ci trovassero,
               forzandoci a ogni possibile risposta.



              BELARIO
                               Bene, è fatta.

               Niente più caccia, oggi, per non andare
               in cerca di pericoli senza profitto.
               Alla caverna, adesso: tu e Fedele cucinerete,

               io attenderò qui l’avventato Polidoro
               per ricondurlo a cena.



              ARVIRAGO
                               Povero Fedele, così malato!
               Torno subito da lui: pur di ridargli colorito
               caverei il sangue a un’intera parrocchia

               di Cloten, lodandomi di tanta carità.
                                                                                                         [Esce.]



              BELARIO
                               Oh, dèa! Divina Natura
               che in questi due giovani principi si palesa!

               Sono amabili come gli zefiri che spirano
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