Page 375 - Shakespeare - Vol. 4
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Sono esausto.
BELARIO
Fuggiaschi?
Intende noi? Mi pare di conoscerlo:
è Cloten, il figlio della regina. Temo un’imboscata.
Non lo vedo da molti anni, ma so che è lui.
Ci considerano fuorilegge: via di qui!
GUIDERIO
Ma è da solo: voi e mio fratello
assicuratevi che non abbia compagni nelle vicinanze.
Vi prego, andate. Lasciatemi solo con lui.
[Escono Belario e Arvirago.]
CLOTEN
Altolà! Chi è che fugge così,
davanti a me? Siete i selvaggi che abitano
queste montagne? Ne ho sentito parlare.
Tu, servo: chi sei?
GUIDERIO
Niente di più servile ho mai compiuto
che rispondere a un garzone
senza un pugno.
CLOTEN
Brigante, fuorilegge, canaglia!
Arrenditi, tagliaborse!
GUIDERIO
A chi? A te? Forse che il mio braccio
non è grande quanto il tuo? E così il cuore?
Più grandi hai di certo le parole, ché io
non tengo in bocca il mio stiletto.
Dimmi chi sei e perché dovrei arrendermi a te.