Page 361 - Shakespeare - Vol. 4
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CLOTEN

          Compare, questa lettera dice il vero?



              PISANIO
          Credo, signore.



              CLOTEN
          È  la  mano  di  Postumo,  la  riconosco.  Se  la  piantassi  di  fare  la  canaglia,
          compare, per metterti seriamente al mio servizio e portare a termine tutti gli

          incarichi che ti affiderei, ovvero carognate da eseguire con lealtà e sveltezza,
          allora sì che potrei reputarti un onest’uomo. E non ti mancherebbero i miei
          mezzi per sostentarti, né le mie buone parole a spianarti la carriera.



              PISANIO
          Bene, mio buon signore.



              CLOTEN
          Passi al mio servizio, dunque? Se con tanta pazienza e costanza sei rimasto
          attaccato  alle  magre  fortune  di  quel  pezzente  di  Postumo,  per  legge  di

          gratitudine  non  potrai  che  dimostrarti  diligente  seguace  delle  mie.  Al  mio
          servizio, quindi?



              PISANIO
          Sì, signore.



              CLOTEN
          Qua  la  mano,  eccoti  la  mia  borsa.  Hai  qualche  vestito  del  tuo  vecchio

          padrone?


              PISANIO

          Mio signore, ho in casa giusto il vestito che indossava quando prese congedo
          dalla mia signora e padrona.



              CLOTEN
          È il primo servizio che mi farai, allora: portami qui quel vestito, va’.



              PISANIO
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