Page 359 - Shakespeare - Vol. 4
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[Esce.]
CLOTEN
La amo e la odio, perché è bella e regale,
e possiede tutti i requisiti cortesi in misura
maggiore che ogni altra dama, signora o donna:
di tutte ha il meglio e, così composta, tutte
le supera. Per questo la amo, ma il disprezzo
nei miei confronti e i favori rivolti al vile Postumo
infamano il suo giudizio e soffocano ciò che ha di più
raro. E perciò mi ritrovo a odiarla, e a cercare
vendetta. Ché quando gli sciocchi…
Entra Pisanio.
Chi è? Cosa complotti, compare?
Qua, provetto ruffiano! Furfante, dov’è
la tua padrona? Veloce, o finirai dritto
all’inferno.
PISANIO
Mio buon signore!
CLOTEN
Dov’è la tua signora? Oh, per Giove,
non te lo richiederò. Ostile canaglia,
avrò il segreto del tuo cuore, dovessi
aprirlo per trovarlo. È con Postumo?
Da quel suo ammasso di viltà
non si ricava nemmeno un grammo
che serva a qualcosa.
PISANIO
Ahimè, mio signore,
come può essere con lui? Lui è a Roma e lei…
Quando è scomparsa?
CLOTEN
Lei dov’è?