Page 32 - Shakespeare - Vol. 4
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alla tua riservatezza; e per la tua fedeltà
               noi ti avanzeremo, Taliardo.
               Guarda, qui c’è veleno e qui oro: noi odiamo
               il principe di Tiro, e tu devi ucciderlo.

               Non spetta a te domandare la ragione,
               poiché noi te l’ordiniamo. Di’, è cosa fatta?



              TALIARDO
               Mio signore, è cosa fatta.



              ANTIOCO
                               Basta così.
                                                  Entra un messaggero.

               Riprendi fiato e spiegami questa fretta.



              MESSAGGERO
          Mio signore, il principe Pericle è fuggito.
                                                                                                           Esce.



              ANTIOCO
          Se  vuoi  vivere,  corrigli  dietro,  e,  come  una  freccia  scagliata  da  un  arciere
          esperto che colpisce il bersaglio a cui mira il suo occhio, non tornare se non

          per dirmi “Il principe di Tiro è morto”.



              TALIARDO
          Mio signore, se lo prendo alla portata della mia pistola                    48  non lo mancherò.
          Saluto Vostra Altezza.



              ANTIOCO
               Addio, Taliardo.
                                                                                                Esce Taliardo.

                               Finché Pericle non sarà morto,
               il mio cuore non potrà dar pace alla mia testa.                49
                                                                                                           Esce.



                                                  Scena II        50     EN
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