Page 29 - Shakespeare - Vol. 4
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L’ENIGMA
                               Non sono vipera, eppur mi pasco
                               della carne materna da cui nasco.             28
                               Cercai un marito ed in tal cimento

                               trovai in un padre quell’attaccamento.
                               Egli è padre, figlio e sposo amante,
                               io madre, moglie, e figlia nonostante.
                               Come sian tanti, ma di due non più             29

                               se vuoi aver vita, risolvilo tu.



               (A parte) Dura medicina quest’ultimo punto! Ma voi, potenze, che date
               al cielo innumeri occhi       30  per osservare le azioni umane,
               perché non ne annuvolate la vista per sempre,                  31
               se è vero questo che a leggerlo mi sbianca?

               Tu, cristallo di luce, ti amavo e ancora ti amerei
               se questo tuo splendido scrigno non fosse riempito di male.                     32
               Ma devo dirti che ora si rivoltano i miei pensieri,

               perché non è uomo dotato di perfezione
               chi, sapendo che dentro c’è il male, bussa alla porta.
               Tu sei una bella viola, e i tuoi sensi le corde,
               che, toccate per dare all’uomo musica legittima,
               trarrebbero giù il cielo e gli dèi tutti ad ascoltare,

               ma, suonate fuori tempo,
               solo l’inferno può danzare alla loro musica stridente.                 33
               In fede mia, io non mi curerò più di te.



              ANTIOCO
               Principe Pericle, non toccare, per la tua vita:

               è un articolo della nostra legge,
               pericoloso come tutti gli altri. Il tuo tempo è scaduto;
               ora risolvi l’enigma o subirai la tua sentenza.



              PERICLE
               Grande re,
               pochi amano udire i peccati che amano fare.

               Rimprovero      34  troppo pungente per te sarebbe il mio parlare.
               Chi ha un registro di tutti gli atti dei monarchi,
               è più al sicuro se lo tiene chiuso e non lo mostra,
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