Page 291 - Shakespeare - Vol. 4
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senza ch’io riceva, sarebbe come smarrire
               un decreto di grazia accordata. Con quali parole
               ha preso commiato da te?



              PISANIO
                               Ha detto: «Mia regina! Mia regina!».



              IMOGENE
               E sventolava il fazzoletto?



              PISANIO
                               Lo ha pure baciato.




              IMOGENE
               Oh, insensibile lino, tanto più felice di me!
               E poi nient’altro?



              PISANIO
                               No, signora. Finché ha avuto modo
               di farsi distinguere tra gli altri dal mio occhio

               o dal mio orecchio è rimasto sul ponte,
               sventolando un guanto, il cappello o un fazzoletto,
               secondo gli impulsi del cuore, per meglio esprimere
               con quale indolenza prendesse il mare l’animo suo
               mentre veloce filava la nave.




              IMOGENE
                               Avresti dovuto aspettare che si facesse piccolo
               come un corvo, o ancora di più, prima di lasciarlo
               con lo sguardo.



              PISANIO
                               È quel che ho fatto, signora.



              IMOGENE
               Io avrei spezzato i nervi degli occhi, li avrei schiantati

               per tenerglieli addosso finché la distanza non lo avesse
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