Page 285 - Shakespeare - Vol. 4
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Fuori di qui, essere ignobile! Lontano dai miei occhi!
Se dopo quest’ordine oserai ancora gravare la corte
dell’indegna tua presenza, pagherai con la vita.
Via! Mi avveleni il sangue.
POSTUMO
Gli dèi proteggano voi
e quanto di buono rimane a corte.
Me ne vado.
[Esce.]
IMOGENE
Nemmeno la morte
sa dare una stretta così atroce.
CIMBELINO
Oh, infida creatura: dovresti
restituirmi giovinezza e invece
aggravi il fardello dei miei anni.
IMOGENE
Vi supplico, sire,
non procuratevi altro male con quest’afflizione.
Sono insensibile alla vostra ira. Una più rara
consapevolezza vince ogni dolore, ogni paura.
CIMBELINO
Non c’è più alcuna grazia in te? Niente più obbedienza?
IMOGENE
Non ho più speranza e, dunque, sono fuori di grazia.
CIMBELINO
Avresti potuto sposare l’unico figlio della mia regina.
IMOGENE
Oh, che benedizione non averlo fatto!