Page 280 - Shakespeare - Vol. 4
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SECONDO GENTILUOMO
E perché mai?
PRIMO GENTILUOMO
Colui che ha perduto la principessa è troppo indegno
perché se ne dica anche male; colui che invece
l’ha presa (che l’ha sposata, intendo, e che perciò
è stato bandito, pover’uomo) è di natura tale che,
a setacciare tutte le regioni della terra
per trovarne uno uguale, questi sarebbe sempre
in difetto di qualcosa nel raffronto. Non credo
esista uomo di pari avvenenza nell’aspetto
e virtù nell’anima.
SECONDO GENTILUOMO
Vi state allargando negli elogi.
PRIMO GENTILUOMO
Lo sto facendo, signore; non certo al di là,
tuttavia, dei suoi meriti. Piuttosto che estenderli,
invero li comprimo.
SECONDO GENTILUOMO
Qual è il suo nome e il suo lignaggio?
PRIMO GENTILUOMO
Non saprei indagarne le radici: suo padre
si chiamava Sicilio e combatté con onore
i romani al fianco di Cassibellano, ricevendo però
i titoli da Tenanzio, che servì con tanta gloria
da destare ammirazione per i suoi successi
e guadagnarsi, così, il soprannome di Leonato.
Oltre al gentiluomo di poc’anzi, aveva questi
altri due figli, morti in guerra entrambi
le spade in pugno. Affezionato com’era loro,
e già avanti negli anni, ne fu così provato
che cessò di vivere; e la sua dolce sposa,
allora incinta di questo gentiluomo,