Page 279 - Shakespeare - Vol. 4
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ATTO I        EN






                                                     Scena I        EN



                                               Entrano due Gentiluomini.



              PRIMO GENTILUOMO
               Non s’incontrano che visi crucciati:
               il sangue nostro non obbedisce al cielo
               più di quanto i cortigiani non facciano con il re.



              SECONDO GENTILUOMO
                                                    Ma che succede?



              PRIMO GENTILUOMO

               Sua figlia, l’erede al trono
               da lui destinata all’unico figlio della moglie
               (una vedova da poco impalmata),
               si è data a un gentiluomo umile ma di valore.
               L’ha sposato; ora lui è in esilio e lei in una cella,

               e ovunque si fa sfoggio di dolore, per quanto
               io immagini che il re sia davvero ferito al cuore.



              SECONDO GENTILUOMO
                               Il re soltanto?



              PRIMO GENTILUOMO
               Anche chi l’ha perduta. E la regina,

               che più di tutti agognava queste nozze.
               Ma non c’è uomo qui a corte che, per quanto
               atteggi in volto l’afflizione del sovrano, non gioisca
               nell’animo di ciò per cui finge di accigliarsi.
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