Page 252 - Shakespeare - Vol. 4
P. 252

97 II,  20 killen:  altra  forma  arcaica,  medievale,  come  i  successivi been al  v.  28, perishen al  v.  35,
                 escapend al v. 36.
              98 II,  32  È  la  prima  tempesta  in  cui  incorre  Pericle:  tempesta  che  fa  parte  del  piano  cieco  della
                 Fortuna, il cui segreto senso provvidenziale sarà chiaro solo nello svolgersi delle vicende.

              99 II, 40 Tipica arguzia metadrammatica, con cui Gower commuta narrazione con rappresentazione, e
                 non dice di più di quanto gli spetta: il resto spetta al testo scenico.

            100 II, i La localizzazione di questa scena è una spiaggia vicino a Pentapoli.
            101 II,  i,  6 left  my  breath:  spesso  emendato  con left  me  breath,  ma  my  beath può  funzionare  in
                 quanto enfatizza che il respiro equivale alla vita.
            102 II, i, 12 Pilch: giacca, giubba, soprabito, soprattutto di pelle.
            103 II, i, 13 Come suggerisce Hoeniger,  bring away sembra significare qui bring here, come  in Riccardo
                 II, II, ii, 107.
            104 II, i, 14 Patchbreech: letteralmente, “brache rattoppate”.

            105 II,  i,  24  L’apparizione  del  marsuino,  o  focena,  piccolo  esemplare  della  specie  dei  cetacei,  era
                 tradizionalmente collegata all’arrivo di tempeste. Lo esplicita subito dopo lo stesso pescatore.

            106 II, i, 54-55 Battuta considerata da tutti i commentatori oscura, lacunosa, e quasi senza senso. Ma
                 a me pare un esempio di tipica compressione shakespeariana, calata nella sintassi imperfetta dei
                 popolani. E il senso sembra, alla fine, chiaro: i pescatori (come tanti altri esponenti del popolo nei
                 drammi  di  Shakespeare)  sono  del  tutto  disincantati  rispetto  alla  possibilità  di  giustizia  sociale  in  un
                 mondo che si degrada in sopraffazioni, ingiustizie e assoluta mancanza di onestà; e qui, di fronte
                 alla  parola  “onesto”,  il  secondo  pescatore  finge  di  non  riconoscerne  il  significato,  come  se  quella
                 parola non esistesse più nel vocabolario: perciò dice che se anche c’è un giorno nell’intero anno in cui
                 il nuovo arrivato Pericle può trovare un referente reale per tale parola, e cioè un caso di onestà,
                 nessuno  ci  baderà  perché  nessuno  ha  più  il  metro  morale,  o  la  speranza,  la  fiducia,  sociale,  per
                 credere che tale valore possa essere reimmesso in questo mondo corrotto.
            107 II,  i,  60-61  Metafore  tratte  dal  gioco  della  pallacorda,  da  cui  è  derivato  il  moderno  tennis,  sono
                 molto  frequenti  nella  letteratura  elisabettiana  (per  esempio,  nell’Arcadia di  Sidney  o  nel  teatro  di
                 Webster).
            108 II, i, 65 Altro spunto satirico contro la corruzione dei tempi, che si estende dai grandi pescecani, di
                 cui sopra, ai soggetti più miserabili che comunque sanno arrangiarsi nei modi più vili.
            109 II, i, 70 fish for’t: evidente il gioco sulla connotazione di pescare come rubare.
            110 II, i, 78 quotha: nell’in-quarto, ke-tha, per quoth he, che è forma arcaica per “lui dice”.

            111 II, i, 78 La congiunzione an, in questo costrutto sintattico, ha il valore condizionale di if (se), come
                 spesso in Shakespeare.

            112 II, i, 81 holidays: emendamento, proposto da Malone e comunemente accettato, per la lezione all
                 day dell’in-quarto.

            113 II, i, 85-86 Commento ironico del secondo pescatore sull’aiuto immediato che Pericle ha ottenuto dal
                 suo capo, il primo pescatore.
            114 II,  i,  88 craver:  sostantivo  inesistente,  qui  improvvisato  per  il  gioco  di  parole  di  cui  il  secondo
                 pescatore  è  uno  specialista:  se  invece  che beggar  (mendicante)  userà  il  trucco  di  definirsi craver
                 (chiedente), potrà mendicare a suo piacimento evitando le frustate che in epoca elisabettiana erano
                 riservate appunto ai mendicanti.
            115 II,  i,  93 beadle: propriamente, funzionario di parrocchia addetto a punire crimini minori; non tutti i
                 mendicanti, dice il secondo pescatore, si prendono frustate, perché altrimenti il miglior mestiere a cui
   247   248   249   250   251   252   253   254   255   256   257