Page 1604 - Shakespeare - Vol. 4
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da quattro piedi − vedete voi, signore, quel che ne resta −
               non mi son risparmiato.



              GUARDAPORTONE
                               Risparmiato un bel niente, messere!



              AIUTANTE
               Non sono mica un Sansone, o un Ser Guy, o un Colbrando,                        76
               da falciarmeli sotto; ma se ho risparmiato qualcuno

               con una testa da colpire, fosse giovane o vecchio,
               femmina o maschio, cornuto o cornificatore,
               che non possa sperare di rivedere mai più un quarto di bue,
               a costo di rinunciare a una vacca intera, e Dio salvi la vacca.



              [VOCE] DALL’INTERNO

          Mi senti, mastro guardaportone?


              GUARDAPORTONE

          Un  attimo  e  vengo  a  prenderti,  cucciolone  che  sei.  Tieni  la  porta  chiusa,
          mariolo!



              AIUTANTE
          Ma che volete che faccia?



              GUARDAPORTONE
          Che altro vuoi fare, se non pestonarli a dozzine? Ma dove siamo, alle gare di
          Moorfields?    77  O forse che qui a corte è sbarcato uno di questi buffi Indiani

          con  un  arnese  grosso  così,  che  le  donne  ci  stringono  d’assedio?  Dio  mi
          perdoni,  che  brulicame  di  fornicatori  a  ’sta  porta!  Sulla  mia  coscienza  di
          cristiano,  questo  battesimo,  da  solo,  ne  farà  saltar  fuori  altri  mille:  padri,
          padrini e compagnia bella, son tutti qui.



              AIUTANTE

          I cucchiai d’argento si allungheranno, signore. C’è un tizio proprio a due passi
          dal  portone,  che  dovrebbe  essere  un  braciere  con  la  faccia  che  si  ritrova,
          perché, in coscienza, gli ardono nel naso venti giorni di canicola: tutti quelli
          che gli stanno attorno son come all’equatore, e come penitenza gli basta e
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