Page 1600 - Shakespeare - Vol. 4
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SUFFOLK

               Santo cielo, è l’anello autentico! Ve l’avevo detto,
               quando prendemmo a far rotolare questo sasso insidioso,
               che ci sarebbe rovinato addosso.



              NORFOLK
                               Credete, signori miei,

               che il Re consentirà che si torca a quest’uomo
               anche un sol mignolo?



              CIAMBELLANO
                               È ormai fin troppo chiaro
               quanto mai gli stia a cuore la sorte di costui.
               Se almeno potessi salvare la faccia!



              CROMWELL

                               Il cuore me lo diceva
               che andando a caccia di dicerie e calunnie
               contro quest’uomo, della cui onestà soltanto il diavolo
               e i suoi seguaci potrebbero risentirsi,

               voi soffiavate su un fuoco che vi avrebbe bruciati. E ora a voi!


                       Entra il Re, con un minaccioso cipiglio, e siede sul suo scranno



              GARDINER
               Temuto sovrano, quanto ci sentiamo obbligati al cielo,
               in quotidiano rendimento di grazie, per averci dato un tal principe!
               Non solo buono e saggio, ma quanto mai religioso:

               uno che in tutta obbedienza fa della Chiesa
               il supremo traguardo del proprio onore e, per corroborare
               tale sacro dovere, con profondo rispetto,
               qui si presenta in veste di Re a giudicare

               la causa fra essa Chiesa e questo gran peccatore.


              RE

               Siete sempre stato bravo nei panegirici estemporanei,
               Vescovo di Winchester. Ma sappiate che non sono venuto
               per dare ascolto a tali lusinghe, che al mio cospetto
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