Page 1558 - Shakespeare - Vol. 4
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SURREY
Sei un tracotante traditore, prete.
WOLSEY
Tracotante sei tu, e mentitore.
Nel giro di quarantott’ore Surrey l’avrà capito
che era meglio bruciarsi la lingua che parlarmi così.
SURREY
La tua ambizione,
peccatore scarlatto, ha privato questo paese, che tuttora lo piange,
di mio suocero, il nobile Buckingham.
Le teste di tutti i Cardinali tuoi confratelli,
con te e tutto il meglio delle tue doti,
non valgono un solo capello di lui. All’inferno le vostre trame!
Mi avete mandato a fare il Viceré in Irlanda
perché non potessi aiutarlo, lontano dal Re e da tutti coloro
che avrebbero potuto ottenere clemenza per le accuse da te profferite,
mentre la vostra sublime bontà, con cristiana pietà,
gli dava l’assoluzione con la mannaia.
WOLSEY
Questo, con tutto il resto
che questo Conte raccontafavole mi mette in conto,
dichiaro falso in tutto e per tutto. Il Duca fu giudicato
secondo la legge. Quanto io fossi incolpevole
d’ogni malanimo personale nella sua fine,
lo testimoniano i suoi nobili giudici e la sua ignobile causa.
Se io amassi menare la lingua, signore, potrei dirvi
che di onestà, come di onore, ne avete ben poca,
e che in fatto di lealtà e fedeltà
verso il Re, mio per sempre regale padrone,
posso vedermela con uomini ben più sensati d’un Surrey,
e di tutti quelli che ne apprezzano le follie.
SURREY
Sull’anima mia,
prete, la tua tonaca ti protegge, altrimenti