Page 1563 - Shakespeare - Vol. 4
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Come, sgomento
               per le mie disgrazie? Può il tuo spirito stupirsi
               del declino di un grande? Davvero, se piangi tu,
               son proprio un uomo finito.



              CROMWELL
                               Come si sente Vostra Grazia?




              WOLSEY
                               Bene, se per questo.
               Mai stato così felice, mio buon Cromwell.
               Ora conosco me stesso,          53  e dentro di me sento
               una pace che trascende ogni pompa terrena,

               una coscienza serena e tranquilla. Il Re mi ha guarito.
               Io ne ringrazio umilmente Sua Altezza, che da queste mie spalle −
               questi pilastri in rovina − ha pietosamente sottratto
               un carico da affondare un’intera flotta: l’eccesso di onori.

               Oh, è un fardello, Cromwell, un fardello
               troppo pesante per uno che aspiri al cielo!



              CROMWELL
               Son lieto che Vostra Grazia l’abbia presa per il verso giusto.



              WOLSEY
               Lo spero proprio: ché mi sento ora in grado,
               per via d’una fortezza d’animo che sento in me,

               di sopportare avversità più numerose e più gravi assai
               di quanto osino prepararmi i miei codardi nemici.
               Che notizie ci sono?



              CROMWELL
                               La più grave, e la peggiore,
               è che siete incorso nel ripudio del Re.




              WOLSEY
                               Dio lo benedica!
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