Page 1565 - Shakespeare - Vol. 4
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Qualche pallido ricordo di me saprà indurlo −
io ne conosco la nobile natura − a non sacrificare
anche i buoni servigi che promettevi di rendere. Buon Cromwell,
non lo trascurare; datti da fare adesso, e prepara
la tua futura salvezza.
CROMWELL
O mio signore,
devo dunque lasciarvi? Devo rinunciare per forza
ad un padrone così buono, nobile e fedele?
Siatemi testimoni, voi che non avete cuori di pietra,
dello strazio di Cromwell nel lasciare il suo signore.
Il Re avrà i miei servigi, ma le mie preghiere
saranno sempre e soltanto per voi.
WOLSEY
Cromwell, io non pensavo di versare una lacrima,
con tutte le mie sventure, ma tu mi costringi,
con la tua onesta dedizione, a fare come una donna.
Asciughiamoci gli occhi, e dammi ancora ascolto, Cromwell;
e quando sarò dimenticato, com’è destino,
per dormire nel marmo freddo e inerte, là dove non si dovrà
più parlare di me, di’ che ti son stato maestro.
Di’ che Wolsey, che una volta percorse le vie della gloria,
e scandagliò tutti gli abissi e tutte le secche del potere,
ti pilotò, pur facendo naufragio, sulla via del successo:
una rotta sicura e certa, anche se il tuo padrone non seppe seguirla.
Osserva bene la mia caduta, e ciò che mi ha rovinato.
Cromwell, ti esorto caldamente, sbarazzati dell’ambizione:
fu il peccato degli angeli. Cosa può dunque l’uomo,
l’immagine del suo Creatore, sperare di ricavarne?
Ama te stesso dopo tutti gli altri, abbi cari i cuori di chi ti odia.
La corruzione non rende più dell’onestà.
Nella tua destra porta sempre una dolce pace,
per ridurre al silenzio le lingue invidiose. Sii giusto, vivi senza paura.
Agisci soltanto nell’interesse della tua patria,
del tuo Dio, e della verità. Se poi dovessi cadere, o Cromwell,
cadrai da martire benedetto. 56 Servi il Re;