Page 1554 - Shakespeare - Vol. 4
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e io darvene motivo − le mie buone azioni
               alle belle parole.



              RE
                               Ben detto, ancora una volta!
               Dire bene le cose equivale a farle bene,
               eppure le parole non sono azioni. Mio padre vi amava.

               Diceva di amarvi, e con azione appropriata ebbe a confermare
               le parole coi fatti. Dalla mia ascesa al trono
               vi ho tenuto vicino al cuore, e non solo

               vi ho affidato impieghi altamente remunerativi,
               ma ho anche ridotto di un bel po’ le mie sostanze, nel colmarvi
               di generose prebende.



              WOLSEY
          [a parte]
                               Che significa questo?



              SURREY
          [a parte]

               Il Signore continui nell’opera intrapresa!



              RE
                               Non ho fatto di voi
               il primo dei miei ministri? Vi prego, ditemi,
               se quanto sto per affermare vi risulta vero,

               e se vi va di confessarlo ditemi anche
               se vi sentite a noi obbligato, oppure no. Che avete da dire?



              WOLSEY
               Mio sovrano, confesso che i vostri regali favori,
               profusi giorno per giorno su di me, hanno di molto superato
               quanto dovuto ai miei zelanti uffici, che pure sono andati al di là

               di tutto ciò che si può chiedere a un uomo. I miei sforzi
               son sempre rimasti al di sotto dei miei desideri,
               ma pur sempre all’altezza dei miei talenti. Le mie mire personali

               sono state mie nella misura in cui hanno sempre mirato
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