Page 1552 - Shakespeare - Vol. 4
P. 1552
Il Re! Il Re!
RE
Che cumuli di ricchezze ha saputo ammassare
nelle sue mani! E quale marea di spese, a ogni ora che passa,
rifluisce da lui! In nome del buon governo, ma come fa
a rastrellare tutto questo? − Ebbene, signori miei,
l’avete visto, il Cardinale?
NORFOLK
Mio Sire, siamo stati qui
ad osservarlo. Un’insolita agitazione
gli sta turbando il cervello. Si morde le labbra, trasalisce,
s’arresta di colpo, contempla il pavimento,
si tocca la tempia col dito, d’un tratto
cammina a passi lesti, poi si ferma di nuovo,
si batte forte il petto, e subito rivolge
i suoi sguardi alla luna: lo abbiamo visto atteggiarsi
nelle pose più strane.
RE
E lo credo bene:
la sua mente è in subbuglio. Questa mattina
mi ha mandato in esame documenti di stato,
su mia richiesta: e indovinate che ci ho trovato,
inserito, ne son convinto, inavvertitamente?
Nientedimeno che un inventario, il quale specifica
i diversi articoli della sua argenteria, i suoi gioielli,
tessuti pregiati e oggetti ornamentali
d’inestimabile valore, che io trovo incompatibile
con le fortune di un privato. 49
NORFOLK
L’ha voluto il cielo:
sarà stato uno spirito ad infilare nel plico quest’inventario,
per ricrearvi la vista.
RE