Page 1528 - Shakespeare - Vol. 4
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Con un soggetto come voi
potrei librarmi più in alto dell’allodola: Marchesa di Pembroke!
Mille sterline l’anno, un mero pegno di stima,
senza contropartita! Parola mia,
questo vuol dire altre migliaia a venire: la coda degli onori
è lunga più della veste. Ormai è chiaro:
un titolo di duchessa ve lo potete accollare. Dite,
non vi sentite un po’ più forte di prima?
ANNA
Cara la mia signora,
divertitevi pure con le vostre fantasie personali,
ma lasciatemene fuori. Vorrei non esser mai nata
se questo annunzio mi scombussola più di tanto: ma mi fa tremare
il pensiero di quel che può seguirne.
La Regina è in preda allo sconforto, e noi la stiamo dimenticando,
da troppo tempo assenti. Vi prego, non mettetela a parte
di quanto avete qui udito.
DAMA
Ma per chi mi prendete?
Escono
Scena IV EN
Trombe, fanfare e cornette. Entrano due Mazzieri con corte verghe
d’argento; li seguono due Segretari in toga dottorale; indi l’Arcivescovo di
Canterbury, solo, e dopo di lui, i Vescovi di Lincoln, Ely, Rochester e Saint
Asaph; a breve distanza seguono un Gentiluomo che porta la borsa col Gran
Sigillo e una berretta cardinalizia; poi due preti, ciascuno dei quali porta una
croce d’argento; poi [Griffith], un Gentiluomo di Palazzo a capo scoperto,
accompagnato da un Ufficiale della Guardia con mazza d’argento, seguito da
due Gentiluomini che portano due imponenti bastoni d’argento; dopo di essi,
fianco a fianco, i due Cardinali [Wolsey e Campeggio]; indi due Nobili con
spada e mazza. Il Re prende posto sotto il baldacchino. I due Cardinali
siedono ai piedi del trono in veste di giudici. La Regina [Caterina] prende
posto a una certa distanza dal Re. I Vescovi si dispongono ai due lati della