Page 1526 - Shakespeare - Vol. 4
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CIAMBELLANO
Buongiorno, mie dame. Quanto costerebbe sapere
il segreto di cui state confabulando?
ANNA
Mio buon signore,
nemmeno la fatica di domandarlo: non ne vale la pena.
Stavamo commiserando i dolori della nostra sovrana.
CIAMBELLANO
Nobile occupazione, che ben si addice
a donne di buon carattere. Ci sono speranze
che tutto si accomoderà.
ANNA
Prego Iddio che così sia.
CIAMBELLANO
Avete un animo nobile, e le benedizioni celesti
cercan creature come voi. Onde possiate, mia bella signora,
capire che parlo con sincerità, e che in alta considerazione
teniamo le vostre innumeri virtù, la Maestà del Re
vi comunica che ha un’ottima opinione di voi,
e si propone di onorarvi con un titolo non meno sontuoso
di quello di Marchesa di Pembroke: al quale titolo aggiunge
un appannaggio annuale di mille sterline l’anno,
per sua munificenza. 39
ANNA
Io non lo so
che genere di obbedienza ci si aspetti da me.
Per quanto io possa valere, son sempre un nulla, né le mie preghiere
sono parole debitamente consacrate, né le mie aspirazioni
valgono più di vuote vanità: pure preghiere e aspirazioni
son tutto ciò che posso offrire in cambio. Supplico Vostra Signoria,
degnatevi di esprimere la mia più devota gratitudine
a Sua Altezza, con tutto il rossore di un’umile ancella
che prega per la sua salute e la sua gloria.