Page 1523 - Shakespeare - Vol. 4
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perché voleva esser virtuoso a tutti i costi. Questo brav’uomo invece,
se gli do un ordine, segue le mie istruzioni:
a nessun altro darei tanta confidenza. Imparate, fratello:
non si vive per finire in pugno a chi val meno di noi.
RE
Informate la Regina con la discrezione del caso.
Esce Gardiner
Il posto più accogliente a cui io possa pensare
per un sì eletto confronto di dotti, è Blackfriars.
Colà vi consulterete su questa intricata questione.
Mio Wolsey, provvedete agli arredi. Oh, monsignore,
non è un tormento per un uomo che si rispetti, dover lasciare
una compagna tanto dolce? Oh, coscienza, coscienza!
Che organo sensibile! Ma intanto mi toccherà lasciarla.
Escono
Scena III EN
Entrano Anna Bolena e una Dama attempata 35
ANNA
No, neppure per questo. È qui il punto dolente:
Sua Altezza ha vissuto con lei tanto a lungo, e lei
è una signora così buona che nessuna linguaccia poté mai
far della maldicenza su di lei − sulla mia vita,
lei che non fece mai male a una mosca! − Ed ora, ahimè,
dopo che il sole per tanti anni ha illuminato il suo trono,
sempre accrescendone la maestà e il fasto − cose a cui
è mille volte più amaro rinunciare, di quanto
a suo tempo non fosse dolce accedere − dopo tutto questo,
darle poi il benservito, è crudeltà
da impietosire un mostro.
DAMA
Cuori fra i più induriti
si struggono nel piangerne il destino.